mercoledì 24 marzo 2010

L'Italia al voto


Tutti gridano, qui in Italia, al successo della sinistra francese, le manifestazioni di ieri in diverse città del territorio d’oltralpe hanno infuocato di più gli spiriti. È pur vero che qualcosa di nuovo forse sta succedendo in Europa, è pur vero che in Olanda ha preso ancora più piede il partito omofono. Mi pare comunque che la nostra sinistra odierna è costretta a guardare fuori dai suoi confini nazionali perché qui non sa più cosa inventarsi, non sa più neanche se esiste. E comunque ciò che davvero dovrebbe scioccare (ha fatto un po’ di scalpore sui giornali ma niente di che) è l’astensionismo. Il vero tarlo della politica è che ormai i politicanti (e l’hanno fatto solo per loro vantaggio) hanno instillato dentro i cittadini il disgusto. La gente si ritrova tra il “mi fa schifo la politica” al “il mio voto non cambia nulla”. È vero finchè due blocchi uniti e compatti, che solo di facciata si fanno la guerra ma che dietro si stringono mani e si passano mazzette, si contenderanno il trono il voto del singolo conterà poco, finchè il pluralismo verrà impedito il voto del singolo conterà poco, ma può contare il voto a un singolo (scusate il divertente gioco di parole). Puntare su veri politici che cercano di barcamenarsi tra lo schifo che oggi fa la politica.
octavio

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