sabato 13 marzo 2010

L'ignoranza fa scuola.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Inizio con l’art. 3 della Costituzione Italiana al quale faccio subito seguire l’art. 30.

E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

In Italia di questo ce ne siamo fregati, in Italia vale più la frontiera e la “sicurezza” dell’uomo e del bambino. In Italia la stupidità fa scuola e dunque non c’è da stupirsi che poi escano sentenze del genere. È già difficile riuscire a rendere ignorante il solo popolo Italico (e non italiano se no dovremmo aggiungere anche tutti quegli stranieri nati qui) per poterlo dominare, figuriamoci se ci dobbiamo preoccupare di quello straniero. E poi, si sa, la xenofobia adesso è la nuova moda dilagante, che anche il Governo propone introducendo l’obbligo di un massimo del 30% di stranieri per classe o accettando la presenza della Lega nei suoi ranghi.
Qualche mese fa giocavo con dei bambini stranieri e uno mi ha chiesto perché non si potesse cambiare il gioco da “Chi ha paura dell’omino nero” a “Chi ha paura dell’omino bianco” (loro erano quasi tutti di colore), la sua ingenuità e simpatia sottolinea però una verità: è normale ormai avere paura dello straniero.
A tutti i livelli, in ogni luogo, si passa le giornate a farsi moralmente belli dicendo che la guerra è sbagliata o che ci vorrebbe la pace nel mondo. Quale futuro di pace e di dialogo si può sperare se sputiamo in faccia al nostro vicino solo perché non sa parlare correttamente?
octavio

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