mercoledì 3 marzo 2010

Dichiarazioni


Oggi sarò breve voglio solo riportare una affermazione molto importante che Ruth Dayan, vedova del famosissimo generale Moshe Dayan, ha fatto al giornale Ha’aretz condannando in maniera decisa il muro dell’Apartheid che Israele sta costruendo in Cisgiordania.
“Ho raggiunto l’età di 93 anni e non posso parlare di pace. Non sappiamo come fare la pace. Ci stiamo muovendo dalla guerra alla guerra, e questo non avrà mai fine”.
È ovvio che la mia speranza è che questo non si avveri, per entrambi le parti, ma la situazione attuale non mi permette di avere uno sguardo positivo. Finchè non ci sarà volontà di dialogo e di perdono, RECIPROCO, non si andrà mai nella direzione giusta.
momò

2 commenti:

  1. segnalo un'iniziativa che forse va nella direzione che ti auguri.Un grande quotidiano raccontava ieri che un gruppo di docenti universitari italiani(Atenei di Firenze,Pisa, Milano, Salento) hanno scritto una lettera aperta ai loro colleghi sulla discriminazione universitaria e culturale del popolo palestinese che impedisce nelle 11 Università dei Territori un sostanziale diritto allo studio e all'attività accademica. Chiedono adesione al loro appello dal quale dovrebbero poi uscire seminari e incontri nelle università italiane con la presenza di docenti italiani, palestinesi e israeliani.
    Cosa ne dite?

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  2. io le ho viste alcune di quelle università e ti do ragione non c'è un sostanziale diritto allo studio. Credo che l'iniziativa che tu qui presenti sia di tutto rispetto. tutti metodi di incontro per un dialogo proficuo e intelligente sono bene accetti e augurabili, ma finchè il dialogo rimane dietro una scrivania o un convegno a poco serve. il dialogo deve essere vivo nel territorio e finchè ci sarà un muro sarà sempre difficile.
    momò

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