lunedì 22 marzo 2010

Questioni di mercato


"La valuta è una questione di sovranità (nazionale) e non dovrebbe essere tra quelle discusse tra due paesi". Con questa affermazione la Cina si prepara ad affrontare gli USA, le due potenze hanno iniziato uno scontro sul denaro. Gli Stati Uniti accusano infatti il governo cinese di manipolare la valuta (mantenendola pressoché sempre bassa) per ottenere vantaggio sul mercato globale, Pechino risponde che se verranno emesse sanzione una risposta decisa ci sarà.
Direi che ci troviamo davanti allo scontro decisivo per il mondo, tutti sanno che il vero punto dolente degli USA non è tanto il terrorismo o la riforma sanitaria, non sono gli immigrati o la violenza giovanile ma è il controllo del mercato mondiale e la Cina è sicuramente un problema non piccolo. Dove sta l’errore? Nel avere sempre e solo come metro di misura il denaro. Il vero problema è che tempo fa (molto tempo fa) denaro era un oggetto reale (pezzi d’oro o argento o cartamoneta), qualcosa che si poteva toccare e aveva un valore calcolato a seconda del materiale di cui era composto e della quantità utilizzata. Oggi noi lavoriamo con denaro virtuale, si fanno spostamenti e manovre bancarie senza mai vedere il reale denaro, quel denaro non è assicurato da niente.
Proprio perché c’è il niente dietro il controllo di questo circolo continuo di “finto” denaro assicura il potere globale, assicura la sottomissione del terzo e quarto mondo, assicura l’inflazione e assicura la povertà, tutto ciò che un vero statista dovrebbe combattere e che invece, al giorno d’oggi, è quello che maggiormente ricerca per ingrossare solo le sue di tasche.
octavio

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